Volevo solo averti accanto

“Sai, è buffo: anche nel bel mezzo di un mono che sta andando a pezzi si può sempre trovare una speranza a cui aggrapparsi, un futuro da sognare. Lo spirito umano ha una resistenza inesauribile”


È la sera della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago.Ben Solomon, viene fatto prigioniero perchè davanti alla folla, accusa il più grande mecenate della città,Elliot Rosenweig, di essere uno spietato nazista, Otto Piatek, il macellaio di Zamosc.
Ben è un ebreo scampato ai campi di sterminio e nessuno vuole dargli ascolto. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa che ovviamente non conosce l’olocausto se non grazie ai libri di scuola. Ben ha intenzione di raccontarle tutto. Cosi presente e passato iniziano ad intrecciarsi, a partire da una storia che la porta nella fredda e ventosa Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico.

“<< Ti fidi di chi ti è vicino? Sei pronto a credergli per sempre? Nessuno è quello che sembra. Adesso stai per capirlo>>”.

Leggere per conoscere e capire.
Il tema drammatico e toccante è il fulcro del romanzo. Si parla di amore, resistenza e coraggio. Presente e passato si intrecciano in una storia che trova fondamento in uno spaccato di storia che suscita vergogna all’umanità. Mi ha preso fin dalle prime pagine, incollandomi riga dopo riga agli eventi.

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