
” Vado in cucina a spruzzarmi un po’ di acqua di rubinetto sul viso e poi mi siedo al tavolo aspettando di sapere come mai sono finita ad abitare in una casa dov’è stata uccisa una donna “
Una comunità esclusiva ed elusiva. Una morte del passato. Una donna determinata a conoscere la verità. Una casa in una di quelle strade chiuse dove tutti si conoscono e le facciate sono così curate da sembrare uscite da una rivista di architettura. Alice ancora non ci crede di essere riuscita ad acquistarla a un prezzo tanto vantaggioso. Ed è solo dopo essersi trasferita che scopre il perché: la precedente proprietaria è stata uccisa due anni fa, proprio in quella casa. Dapprima turbata da quella rivelazione, a poco a poco Alice inizia a interessarsi sempre di più alla storia della donna, una psicologa sua coetanea, e non perde occasione di chiedere informazioni ai vicini. Con suo grande sconcerto, però, tutte le persone che fino a quel momento l’avevano accolta con calore e gentilezza si chiudono in un silenzio ostinato. Quasi che quella vicenda fosse una ferita ancora aperta. Come se ciò non bastasse, Alice comincia a notare delle stranezze – finestre aperte che era sicura di aver chiuso, oggetti spostati di pochi centimetri – e in lei si fa sempre più forte la sensazione di essere osservata. E si rende conto che c’è qualcosa di oscuro nascosto tra le pieghe di quella comunità apparentemente perfetta e che frugare nei segreti degli altri potrebbe rivelarsi fatale… Doveva essere un sogno, invece si è trasformato in un incubo…
“Vivi, vivi la vita che ti rimane. Hai trascorso gli ultimi venti anni ripiegata sul passato, ma adesso davanti a te c’è il futuro. Non lasciarti consumare dal senso di colpa. Commettiamo tutti degli sbagli”
La lettura è coinvolgente, non l’ho trovato adrenalinico come gli altri ma sicuramente la penna di B.A Paris non deluderà. Segreti e mezze verità mi hanno tenuta incollata alle pagine del libro fino alla fine. Un thriller ben congeniato con un sorprendente colpo di scena
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