“Che anzi fosse quello il segreto di una relazione duratura: individui diversissimi che – per il solo fatto di non dare nulla per scontato – spendevano più tempo, più parole per capirsi”.
Mio è una giovane donna dallo sguardo speciale: i suoi occhi sono capaci di cogliere ogni minima sfumatura e dare un nome a tutte le tonalità, soprattutto quelle invisibili. Nell’atelier dove la sua famiglia cuce e ricama kimono nuziali con gesti preziosi tramandati da generazioni, ha imparato fin da piccola la potenza dei dettagli, scoprendo in segreto le vite nascoste dei colori. Ma a custodire un segreto, in questa storia, non è la sola. Aoi possiede la sensibilità rara di capire a prima vista chi ha di fronte: la sua agenzia organizza cerimonie funebri, e lui – allo stesso modo di un mago – sa sempre come accompagnare i vivi e i morti nel giorno piú buio. Quando i loro destini s’incrociano in una mattina qualsiasi, Mio e Aoi si specchiano l’una nell’altro come due colori complementari. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse che il loro incontro non è stato casuale: ancora non lo sanno, ma le loro esistenze stanno per entrare in collisione.
“Credo che si possa amare di tantissimi colori, cosi come si possa sognare di tutti i colori del mondo”
Laura Imai Messina ci regala una fiaba contemporanea delineata con un pennello e tanti, tantissimi colori e sfumature.
Scene visive che creeranno empatia con i personaggi e le loro storie. Una storia fatta di descrizioni che vede anche la cultura giapponese e i suoi luoghi giocare un ruolo importante.
Ho apprezzato lo stile delicato, caratteristica della scrittura orientale, e il messaggio che l’autrice vuole veicolare, e cioè che i nostri occhi sono fatti per vedere non solo il bianco e il nero intorno e dentro di noi ma le mille sfumature di colori che la vita ci presenta.
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