“Hilla non disse nulla, annuì come per dirle di non preoccuparsi, afferrò la valigia ed entrò nella stazione disperdendosi presto nella folla dell’ingresso. Raggiunse la carrozza del treno, si voltò un istante ma salì subito i gradini, non pensò più a nulla, solo alle poche ore che la dividevano da New York”
Hilla Von Rebay è una baronessa figlia di una severa famiglia tedesca di origine prussiana.
Lei è una studentessa dell’Accademia Julien, siamo nel 1918 a Parigi quando i suoi sperano che la figlia trovi marito ma lei proprio intrappolata nel ruolo di moglie borghese non vuole starci.
Amante della filosofia e dell’arte, sarà la storia d’amore con il pittore Rudolf Bauer a condizionare la sua vita fino alla fine. Inoltre l’incontro con Irene e Solomon Guggenheim darà vita al Guggenheim Museum di New York.
“Fermo al molo dei Bersaglieri nel porto di Trieste, il piroscafo President Wilson era pronto a partire per la lunga traversaa oceanica. Destinazione New York.”
Una nuova perla della splendida collana Femminile Singolare, serie di biografie romanzate grazie alle quali sto scoprendo e approndendo la vita di donne eccezionali spesso dimenticate.
Questi volumi sono splendidi a partire dalle copertine realizzate dall’artista concettuale Barbara Uccelli, che rappresenta la donna protagonista racchiudendo la sua essenza in un bicchiere.
Questa volta la storia è raccontata da un uomo che con grande maestria ha saputo calzare i panni di una donna che definirei prima di tutto coraggiosa, per aver fatto valere le sue idee, per aver intrapreso un viaggio con grande detrminazione.
Una donna che entra nel cuore soprattutto per il crudele destino di aver concluso la sua vita in completa solitudine.
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