
Il grande equivoco nasce dall’idea che dobbiamo farcela da soli, invece c’è sempre chi ci sostiene. Non siamo soli a scrivere il libro della nostra vita. Lo scriviamo insieme a chi ci sta accanto, e saranno i nostri figli a continuarlo. “Come si chiamerà?” Ci ha chiesto la dottoressa. Abbiamo risposto in coro. “Giulietta” “. ✒
Milano, 2014. Julia, giovane e brillante stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente coronare i suoi sogni. Ma proprio mentre guarda al futuro, il passato torna a cercarla nei panni di uno sconosciuto, Vincent, che sostiene di essere suo nonno, mostrandole la foto di una donna, che potrebbe essere lei stessa. Comincia cosi un viaggio nel passato in cui Vincent racconta la storia di Giulietta, la ragazza italiana di cui si innamorò. Lei è una ragazza piena di vita e di sogni – ama disegnare e cucire vestiti – ma è frenata dalla sua famiglia, e da una promessa che già la lega a un altro uomo. Si ritroverà a scegliere tra amore e dovere, libertà e tradizione, e quella scelta segnerà il destino di tutte le generazioni a venire. Fino a Julia. E proprio a lei, oggi, viene chiesto da quel perfetto estraneo di ricucire uno strappo doloroso, di ricomporre una famiglia che non ha mai conosciuto. Ma che ha sempre desiderato avere.
Ci sono solo pochi momenti nella vita in cui ci si sente al tempo stesso liberi e al sicuro, e di solito una cosa esclude l’altra. Ma per Giulietta, quello, fu uno dei momenti che si vorrebbe non finissero mai.
Romanzo familiare che parla di vita, tra bugie, seconde opportunità, amori ed errori, Daniel Speck riesce a trasportarti nella storia e a farti viaggiare lontano insieme ai protagonisti. Una storia di intrecci, di ricordi, sogni e segreti. Una storia emozionante, ricca di colpi di scena. Un romanzo dalle tematiche attuali. Si legge tutto d’un fiato.
Se vuoi sostenerci puoi acquistare il libro da questo link affiliato* (bottone in basso)
Condividi questa recensione