Vesuvio

“A disposizione. Significa, nel linguaggio della camorra, che sei pronto a tutto”?


Federico e Susy hanno tredici anni, sono a capo di due bande e si sfidano tra i vicoli di Napoli; i due ragazzi sono figli di due boss rivali, i più potenti della città. Per loro la vita è una gara nella quale bisogna vincere ad ogni costo, prevaricare per dimostrare il proprio potere.

“perché hai detto che sono il tuo Vesuvio?” Luisa scoppia a ridere “Perché? Perché tu sei come questo vulcano. Puoi essere pericoloso, oppure grande e meraviglioso. Io, quando ti guardo, lo so che vulcano sei, ora devi decidere tu che vuoi diventare”

Un libro che si rivolge che si rivolge ai ragazzi ma non solo e che in maniera immediata e chiara tratta un argomento amaro, quello di un velo nero che aleggia su Napoli: la camorra. Da napoletata e amante della mia città non avrei mai potuto farmi scappare questo libro; già il titolo regala un’immagine splendida, quello di una montagna che domina Napoli, apparentemente innocua ma sotto la quale scorre un magma pericoloso, se la montagna esplode può sepellire l’intera città.

La metafora è calzante, il potere delle organizzazioni camorristiche travolge il innocenti e coinvolge, in questo caso, ragazzi che conoscono solo la legge dell’onore e della violenza, pronti a soffocare qualunque forma d’amore in nome della fedeltà alla “famiglia”.

La sola speranza e la vera svolta è solo nel raggiungimento della consapevolezza di avere il potere di scegliere e di cambiare le cose.

Un messaggio potente d’amore, di rispetto e di speranza.

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