Una notte ho sognato New York

“Mi sono raccolto nel silenzio e ho capito che dovevo partire, andare lontano, oltre qualsiasi luogo conosciuto. Non bastava Milano, neanche Londra o Parigi. Dovevo mettere un oceano di distanza tra me e la vita. L’ho capito all’improvviso, mentre ero sdraiato in veranda, con gli occhi al cielo e le stelle sopra di me”. ✒️


Piero è un ragazzo come tanti, ha appena finito l’università e ha tanta voglia di fare, ma sente il suo paesino d’origine troppo stretto per inseguire i suoi sogni. Il padre vorrebbe che continuasse il suo lavoro in pasticceria, ma lui vuole di più e come tanti sogna posti lontani. Solo che una sera Piero il coraggio lo trova, prenota un biglietto di sola andata per New York e da li a poco la sua vita sarebbe cambiata totalmente.

“Al quarto giorno in America mi fu chiaro che non volevo più tornare indietro. Volevo una possibilità. Tutto ciò che avevo vissuto era niente rispetto alla grandezza della vita che avevo davanti”.

Il primo romanzo del giornalista e “urban explorer” Piero Armenti, la cui carriera ha avuto inizio proprio nella Grande Mela e ad oggi non c’è quasi nessuno che non conosce la pagina “Il Mio Viaggio a New York”.
Il libro parla della storia di Piero che un giorno sente stretta la vita del suo piccolo paesino a Valle Dell’Angelo e decide di seguire il suo sogno: fare fortuna a New York. In questa storia scopriamo che non è tutto oro quella che luccica, La Grande Mela non è solo il luogo che vediamo nei film, dove tutti ce la possono fare. E’ una città bella quanto complicata e insieme al protagonista viviamo tutte le difficoltà che un giovane ragazzo che intraprende lo stesso sogno può incontrare. Bisogna scendere a compromessi con la città e a volte diventare cinici altrimenti vieni divorato. Ma Piero è davvero pronto a tutto questo?
Nella storia non mancano amici pronti ad aiutarlo ma anche gente egoista.
Il grande risvolto della medaglia è questo, New York ti può dare tanto ma ti imbarbarisce, ti fa correre e correre per raggiungere i tuoi obiettivi e se ti fermi sei perduto. Troviamo insieme alle riflessioni del protagonista anche molti parallelismi con l’Italia che ci lasciano soffermare a pensare. New York ti fa innamorare di lei ma non ti illude, sa offrirti un mondo di possibilità e sa farti sognare ma allo stesso tempo ti porta con i piedi per terra con la sua crudeltà.
Insomma Piero Armenti ci offre una visione realistica di un mondo che tutti noi abbiamo sognato.

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