Imparalo adesso e imparalo bene, figlia mia. Come l’ago della bussola segna il nord, così il dito accusatore dell’uomo trova sempre una donna cui dare la colpa. ✒
Mariam a quindici anni sa già cos’è l’umiliazione. Lei non è mai stata a Herat, il posto di cui parla il padre ogni qualvolta le viene a far visita. Un posto stupendo visitato da poeti, giardini meravigliosi e film che lui proietta nel suo cinema. Mariam non ci potrà mai andare perchè lei è un “harami” una bastarda, e per suo padre sarebbe un oltraggio per le sue tre mogli e dieci figli leggittimi, ospitarla sotto il loro stesso tetto.
Laila è nata a Kabul durante il periodo della rivoluzione, nella quale ha perso i suoi fratelli. L’unico fratello che conosce è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra. Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile.
Due destini che si intrecciano, l’odio che può diventare un’amicizia e amore, gli unici sentimenti che hanno il profumo di salvezza.
Una società non ha nessuna possibilità di progredire se le sue donne sono ignoranti
Oggi parliamo della forza delle donne, quelle che riescono a meritarsi uno spiraglio di luce in una vita buia. Sono Mariam e Laila le protagoniste di “Mille Splendidi Soli” il capolavoro di Khaled Osseini. . Grande la capacità dell’autore di trasportarti lontano, di farti assaporare la magia dei luoghi e la tragicità degli eventi. Questo libro ti entra nell’anima, emozionante e commovente. Senza dubbio un altro uno dei miei libri preferiti.
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