“Ogni piccolo accadimento del passato condiziona il soggetto anche nel presente. Ogni esperienza pregressa influenza in qualche modo le scelte di ciascuno e nel caso di esperienze traumatiche, il passato fagocita il presente”✒
Erich Maria Bark era un noto ipnotista svedese che da anni non praticava più la sua professione. Ma una notte il commissario di polizia Joona Linna lo chiama perché ha bisogno del suo intervento per un caso di omicidio, il massacro di una famiglia di cui l’unico superstite è un ragazzo di nome Josef Ek. Il dottor Bark è la sola persona ad essere in grado di comunicare con il giovane Ek, anch’egli ricoverato in grave stato di shock. Il tempo è tiranno bisogna rintracciare sua sorella maggiore Evelyn, scomparsa all’improvviso, e pare che l’assassino sia sulle sue tracce. L’indagine coinvolgerà l’ipnotista sul piano personale, il suo unico figlio Benjamin sarà rapito e ciò porterà Bark a fare un viaggio nel suo passato alla ricerca di indizi utili a salvare la vita di suo figlio.
Grazie all’ipnosi profonda era come se stesse guardando un film in cui recitava lei stessa. Era nel contempo spettatrice e protagonista, mantenendo una sola identità…
Tra la neve e il freddo delle atmosfere svedesi nasce questo avvincente thriller: sispense, sospetto, paura, intrigo si insinueranno nella mente del lettore. Una fitta trama che lega insieme storie che sembrano andare in direzione diverse. Solo una di queste sarà fondamentale allo sviluppo di un finale rocambolesco.
Ringraziamo la nostra amica Simona ( nome IG Simy_1979 ) per aver letto e recensito per noi questo libro
Se vuoi sostenerci puoi acquistare il libro da questo link affiliato* (bottone in basso)
Condividi questa recensione