“Quello che voglio fare, figlie mie, è una confessione.
Ho deciso di scrivere la mia storia. Parlare della mia vita, dei miei dolori, di come sono divetata quella che sono. Il mondo mi conosce come Dalia, L’Ultima Diva, ma ora ho capito che valgo molto di più. Ed è giusto che io la racconti. È giusto per me, per il mio pubblico, ma è giusto soprattutto per voi”
Una madre famosa, una donna che ha trascorso la vita sotto i riflettori, decide di scrivere un libro per raccontare la sua vita.
Questa notizia allarma le sue tre figlie, Viola ,Margherita e Iris, ormai adulte, che decidono di tornare alla casa d’infanzia per farle cambiare idea.
“Ma c’è un momento nella vita in cui tutte le voci che senti urlare nella tua testa si possono mettere a tacere in un solo modo: lasciandosi andare”
Un romanzo che viaggia attraverso il cuore di tre sorelle e di un madre.
Donne molto diverse ma ognuna a suo modo fragile, vulnerabile.
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L’occasione del rientro a casa dopo tanti anni diventa un’occasione di catarsi, un momento per fare in modo che il passato possa aiutare a chiarire il presente, senza gravare ma liberando l’anima per poter respirare.
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Il racconto è ambientato durante una cena ma le varie voci di Margherita, Viola e Iris si alternano facendo luce su momenti passati.
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Il mio personaggio preferito è stato quello di Viola, con il suo carattere complicato, ribelle, anarchico ma così sensibile e sofferente. Una donna di fascino principalmente per il dolore e i dubbi che i suoi occhi tentano di celare.
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Il tutto verte su parole non dette e voglia di verità, di mettersi a nudo, da parte di una madre che non vuole più segreti.
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Ma quanto pesa un segreto? A volte troppo, e più si tenta di imprigiornarlo e più ci incatena…forse l’unico sistema per liberarsene è semplicemente lasciar andare.
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