
“La memoria gioca strani scherzi: trattiene, rimuove, omette, cancella, si spalanca sul passato”.
Viola, come ogni giorno, ha portato Elia ai giardinetti del quartiere. Da quando ha avuto l’incidente, poco meno di due anni prima, tutto le è faticoso, quasi insopportabile.
Così come sono insopportabili i continui ritardi di Paolo. Per questo, quando lo vede arrivare da lontano, Viola non aspetta neanche che entri nel parco e se ne va. Ma proprio in quel momento lui è raggiunto da una telefonata, deve tornare in ufficio, un impianto di cui è responsabile ha preso fuoco.
Elia, che ha soltanto diciotto mesi, resta solo. Abbandonato al suo destino. In una porzione di Roma grigia e desolata come una landa.
” Le distrazioni hanno il potere di cambiare le nostre vite”
Federica De Paolis ci racconta una storia densa di sentimenti. Sì, perchè la sua penna è in grado di mettere a nudo il lato oscuro della normalità. La storia è ricca di eventi e forse anche un pò confusionaria ma è l’esatto specchio della vita: una serie di eventi che si presentano in modo disordinato.
Forse il bello del nostro percorso è proprio quello di rimettere insieme i pezzi e ricomporli.
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