L’arte di essere fragili

Come Leopardi può salvarti la vita

L’abitudine ad aver tutto a portata di mano disabitua alla ricerca lunga e paziente dell’infinito, cosa o persona che ne sia lo scrigno.✒


Un dialogo intimo e travolgente tra il nostro più grande poeta moderno, il professore Alessandro D’Avenia e il grande Giacomo Leopardi. Chi meglio di lui può rispondere al quesito che D’Avenia si pone: “Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana?” Leopardi, che spesso è stato definito come un pessimista e sfortunato, è, come ci ricorda D’Avenia, anche affamato di vita e di infinito.
Nella sua vita e nei suoi versi, l’autore trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d’Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere.

L’arte di imparare in questa vita non è quella di essere invincibili e perfetti, ma quella di saper essere come si è, invincibilmente fragili e imperfetti.

Sicuramente un libro introspettivo, che porta alla scoperta di sè. Attraverso il dialogo immaginario con Leopardi è possibile capirsi e accettarsi con le proprie debolezze e fragilità. E’ questa l’arte di essere noi stessi, e di essere perciò, unici al mondo. E’ questo l’insegnamento che Alessandro D’Avenia ci vuole regalare.

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