L’arminuta

Mia sorella come un fiore improbabile, cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia. Da lei ho appreso la resistenza. Ora ci somigliamo meno nei tratti, ma è lo stesso il senso che troviamo in questo essere gettate nel mondo. Nella complicità ci siamo salvate ✒


L’arminuta ossia “la ritrovata”è la storia di una ragazzina che improvvisamente scopre di aver vissuto da sempre in una famiglia che non era la sua, si ritrova ad un tratto catapultata nella sua vera famiglia, perdendo ogni certezza affettiva ed ogni agio a cui era abituata.

Ripetevo piano la parola mamma, finché perdeva ogni senso ed era solo una ginnastica per le labbra. Restavo orfana di due madri viventi. Una mi aveva ceduta con il suo latte ancora sulla lingua, L’altra mi aveva restituita a tredici anni.

Questo romanzo si legge tutto d’un fiato, una storia di dolore, amarezza, accettazione, di crescita nonostante tutto, perché a volte è la vita a decidere per noi presentandoci anche il conto di scelte delle quali non siamo responsabili. La protagonista ha davvero una forza straordinaria, impara a cadere, a rialzarsi anche avanti ad un dolore quasi insopportabile visto che la vita che ha vissuto fino a quel fatidico giorno, crolla improvvisamente come un castello di sabbia. La storia ci è rimasta impressa sia per la scrittura di Donatella Di Pierantonio che ti incolla al libro, che per gli spunti di riflessione che ci ha lasciato.
Cosa faresti se ad un tratto scoprissi di aver sempre vissuto in una bugia?

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