L’anno in cui imparai a leggere

Quella grafia tremolante, imperfetta, raccontava la prima volta, nella storia della sua vita, in cui aveva lasciato impresso il suo nome. E glielo avevo fatto scrivere io.✒️


Niccolò scrittore giovane e di successo, si innamora perdutamente di Simona. Quando all’improvviso lei decide di partire per inseguire il sogno del teatro, Niccolò deve prendersi cura di Lorenzo, suo figlio di quattro anni. Caso vuole, che dopo la partenza di Simona, arrivi alla loro porta il padre naturale di Niccolò che prima di allora non aveva mai visto il figlio.

Perché i figli non sono di chi ci mischia dentro il corredo genetico. I figli sono di chi se ne prende cura, di chi scova un ultimo granello di energia, la sera, dopo una giornata infernale.

Ho appena chiuso l’ultima pagina, con gli occhi ancora umidi e le farfalle in fondo allo stomaco . Una scrittura delicata ed emozionante , leggera e allo stesso tempo incisiva quella di Marco Marsullo che ci narra con semplicità una storia che è un cocktail di dolcezza, ironia, e momenti semplici che l’amore tinge di straordinario. Una storia di crescita di due uomini prima antagonisti, poi nemici, e poi complici che si lasciano prendere per mano da chi l’amore, senza saperlo ,lo insegna e lo regala nella sua forma più pura… un bambino.

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1 commento su “L’anno in cui imparai a leggere”

    Scritto molto bene, mi e piaciuto molto. Ci fa capire quanto i bambini possono insegnare tanto a noi adulti.Ed è vero che i figli sono di chi li cresce

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