La misura del tempo

“Qualunque cosa pur di sfuggire alla presa di quel tempo che scorreva sempre uguale. Pressoché immobile nel suo reiterarsi quotidiano eppure velocissimo a dissiparsi”✒


Per Guido Guerrieri si apre una finestra sul passato, si presenta al suo studio una donna con cui parecchi anni prima aveva avuto una relazione. Questa donna gli chiede di difendere suo figlio, in carcere da due anni perché accusato di omicidio.

Forse potrebbe essere proprio lo stupore – se fossimo capaci di impararlo – l’antidoto al tempo al tempo che accelera in questo modo insopportabile. Il tempo è molto più intenso per i giovani perché sperimentano in continuazione cose nuove. La loro vita è piena di prime volte, di improvvise inconsapevolezze”

Guido Guerrieri inizia questo nuovo caso in un momento particolare della sua vita, oltre ad assumere la difesa dell’imputato, inizia a riflettere sullo scorrere del tempo; su quanto fino ad un certo punto della vita schiacciamo forte l’acceleratore perché assetati di scoperte e motivati dalla curiosità.

Ho amato profondamente questo suo nuovo aspetto di uomo più maturo e consapevole che si sofferma sull’inesorabile scorrere del tempo.

Il caso è stato come sempre avvincente ed emozionante e Guido Guerrieri mi ha stregata col suo essere seducente mentre su di lui aleggia un mistero che lo rende quasi inarrivabile.

Se vuoi sostenerci puoi acquistare il libro da questo link affiliato* (bottone in basso)

Per favore, seguici e metti mi piace:

Condividi questa recensione

Lascia un commento

Valuta questa recensione

Ti piace questo blog? Dacci una mano, fallo conoscere ai tuoi amici!

Send this to a friend