
“Non guardare al passato con rabbia. Non si può cambiare ciò che è successo, bisogna farci pace. E prima lo si fa e meglio è”🖋
Racconti di “mattine dopo”, di risvegli dopo giorni che hanno cambiato la vita. Il giornalista Mario Calabresi ci racconta tante esperienze partendo dalle sue mattine dopo; dopo aver perso suo padre anche se era troppo piccolo per ricordarlo e dopo essere stato allontanato dalla direzione di “La Repubblica”.
Non esiste una scala del dolore, della sofferenza e del vuoto, niente può essere giudicato e paragonato, esiste però per tutti la mattina dopo, quella in cui provi a difenderti e a proteggerti o quella in cui inizi a naufragare
Storie emozionanti, racconti di paura, di coraggio e soprattutto di resilienza.
Con la sua scrittura chiara e diretta, Mario Calabresi ci trascina nei racconti, ci fa immergere in realtà possibili e dolorose, entrando anche se per poco nei panni di qualcun altro, spingendoci a riflettere sul fatto che su ciò che accade non abbiamo potere ma sta a noi cambiare il futuro, e questo dipende solo dal nostro modo di reagire agli urti.
Il messaggio che porto con me alla fine di questa lettura è che le nostre “mattine dopo” sono state tante e tante ancora ne vivremo ,ma solo il modo di affrontarle potrà cambiare il resto della nostra vita.
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