“Eravamo due anime solitarie, io per il fatto di essermi trasferito da un’altra città, lei per il suo carattere un pò spigoloso e ombroso, che non le aveva fatto stringere amicizia con nessuna ragazza in paese”?
Quella di Sara è una storia difficile, cade vittima di un rapporto sbagliato ma Daniele, innamorato di lei dai tempi della scuola, la aiuta a venirne fuori.
Tra i due nasce una storia d’amore intensa, fatta di complicità e dolcezza, purtroppo però quando il destino toglie a Daniele quello che gli è più caro, nel suo cuore restano solo devastazione e sete di vendetta, portandolo a spingersi fino a dove non avrebbe mai immaginato, è sull’orlo di un precipizio ed è pronto ad andare fino in fondo.
Daniele esce di casa con una pistola nel giubbino. Il libro inizia così.
Era buio ormai.
Le giornate autunnali si facevano sempre più corte nel tardo pomeriggio l’oscurità si imponeva, portando con sé un senso di malinconia per i ricordi dell’estate passata.
Ho chiuso gli occhi e in un attimo sono finita nella vita di Daniele, un uomo amorevole, sensibile ma al quale il destino non risparmia un dolore lacerante, quello della perdita.
Insieme a lui ho amato, ho sofferto, ho incassato colpi, ho gioito per una notizia inaspettata, ho provato rabbia e frustrazione.
La vita di Daniele si frantuma, la sua forza viene meno ma anche la volontà di sopravvivere perché affrontare ogni giorno è un peso, e nulla sembra avere più senso, ad accecarlo solo una rabbia incontrollabile che gli fa perdere aderenza con la realtà, una realtà alla quale non vuole più appartenere.
Anche se il muro che ha tirato su è solido, forse una luce può trovare uno spiraglio, per entrare a sciogliere un pò del gelo che da troppo gli pesa sul cuore.
Daniele e Sara sono due personaggi straordinari ma Teresa, visceralmente legata a Sara, in modo discreto sa regalare a Daniele probabilmente la spinta giusta che gli permetterà di aprire gli occhi sul domani e riaccendere la speranza.
Tuffatevi in questa lettura, vi coinvolgerà.
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