
“E’ pericoloso paragonarsi agli altri Kitti. Possiamo sapere veramente solo ciò che accade nella nostra vita”
La verità su St Margaret è ora contenuta in una lettera di Ivy nel 1956. Poche righe scritte di fretta e con mano tremante che Samantha, mamma single e giornalista alla ricerca di uno scoop, rinviene per caso in un vecchio armadio della nonna.
Non riuscendo a credere a quello che legge Sam decide di andare a fondo. Scoprirà l’esistenza di un posto che si fregia di essere un convento che accoglie le ragazze madri rifugiate, in attesa di dare alla luce i propri bambini ma che in realtà nasconde orribili segreti. Quelle ragazze in cerca di aiuto venivano private degli affetti e della libertà senza il loro permesso. Ed erano vittime di atrocità di cui nessuno ha mai saputo nulla.
Quella lettera per Sam era un vero richiamo ad indagare a far uscire fuori la verità. Ma la ragazza deve far in fretta perchè il convento sta per essere abbattuto e tutto sta per essere nascosto sotto le macerie.
“Perfino i capelli del vostro corpo sono tutti contati”
Mi trovo a scrivere appena finito di leggere il libro e devo dire che è stata una lettura che mi ha toccato nel profondo. La storia di Ivy, Elvira, Kitty e Sam vi coinvolgerà sin dalle prime pagine. Ho apprezzato ognuna delle protagoniste che nel bene e nel male hanno agito con lo scopo di far conoscere una verità spregevole che per interessi superiori tutti hanno taciuto.
Emily Gunnis scrive di amore materno, di rapporto tra sorelle, di vendetta. Il romanzo d’esordio di quest’autrice non delude, il lettore viene coinvolto tra le indagini di Sam, avvincenti quanto agghiaccianti, che vi terranno incollati fino alle ultime pagine.
Un thriller basato su fatti realmente accaduti in Irlanda tra il diciottesimo e il ventesimo secolo (il che continua a farmi rabbrividire), ricco di colpi di scena e suspance.
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