” Non erano solo pelle, carne , sangue ciò che gli avevano strappato. Un pezzo tangibile di lui era stato lasciato indietro, nel fango “.
Anne Bois è una giovane donna con un particolare talento per la scultura. Eugene e Marcel, i suoi fratelli maggiori, si trovano al fronte insieme all’amico Simon DuPont. Simon resta gravemente sfigurato al viso. Il suo ritorno scombussola la quiete del villaggio e la vita di Anne che, assieme al fratello minore René, cerca di aiutarlo dando vita a un’intricata vicenda fatta di omissioni, maldicenze e profonda fede in un’amore che trova espressione nell’arte delle maschere facciali.
” Aveva le mani ormai bianche, Anne, e si sentiva come un’assassina dopo la furia del delitto, in piedi davanti alla vittima”.
L’esordio della giovane Valeria Lanza è davvero sbalorditivo. Una trama originale, una scrittura ricercata e ricca di dettagli permette al lettore di fare un viaggio nel tempo, tra le trincee della guerra. Leggere questo libro dà proprio l’idea di vedere un film.
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