“Messa fra parentesi, sono come quelle frasi superflue che non aggiungono niente a un discorso. La nota di mezzo di un intervallo di terza, lo zero all’interno dell’accordo perfetto delle altre due”?
Marta è insegnante di musica dopo aver rinunciato alla carriera per vivere la famiglia, improvvisamente scopre che suo marito Leo la tradisce con Adriana, psicologa che ha dedicato la sua vita al suo successo professionale.
Quando Adriana resta incinta si sente completamente smarrita, e anche lei dovrà decidere come proseguire la sua vita mentre Leo si barcamena tra le due donne e la sua vita da oncologo che non gli riserva giorni facili.
Provo a ripiegare i sensi di colpa dopo aver domato l’astio tacitato la disperazione, preno ad arrancare dietro al mio orgoglio ferito
Un romanzo musicale, scandito da ritmi diversi, quelli che accompagnano la nostra strada.
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Un pezzo di vita di vari personaggi che mostrandoci il presente fanno luce sul passato e ci mostrano che per quanta strada possiamo aver fatto e per quanta esperienza possiamo aver accumulato, il futuro ancora non c’è ed è imprevedibile.
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È solo un quadro bianco o forse sarebbe meglio definirlo uno spartito vuoto che aspetta note e colori, e cosa ci metteremo dentro tocca solo a noi.
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Proprio come il papà di Marta le dice da bambina “Parti. E porta dietro solo te stessa”
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Il messaggio più bello che conservo avendo vissuto un po’ la vita dei personaggi è che non c’è giusto o sbagliato, spesso c’è da affrontare il dolore e l’ineluttabilità di alcuni eventi, ma solo il presente è quello che possiamo vivere pienamente, e riusciamo stare in armonia con il mondo solo quando impariamo a riconoscere la nostra nota, prima che si unisca ad altre diventando musica.
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