“Quello che conta è che siamo tutti qui, sopravvissuti a qualcosa, a formare un cuore. Il cuore di tutto”?
Uno young adult nel quale, attraverso tre voci, si intreccia un intenso racconto.
Ale è costretta a trasferirsi da Roma a Genova, dove deve affrontare il secondo anno delle superiori, e dove, per forza di cose, dovrà buttarsi il passato alle spalle.
Ė proprio qui che incontra Matteo che sogna di diventare scrittore, e si perde nei suoi occhi verdi, dietro ai quali si cela un grande dolore che dopo il crollo del ponte Morandi ha travolto tutta la sua famiglia.
Altri personaggi gravitano attorno alla loro storia ma ad intrecciare i fili c’è il ritrovamento del diario di Costanza, zia di Matteo malata di Alzheimer, fino ad allora una perfetta sconosciuta, ma custode di un passato che potrà rimescolare le carte del presente.
«Ero giovane anch’io quando mi sono innamorata. L’ho capito subito che era lui…» «E come hai fatto?» «Quando si allontanava mi sentivo come un albero a cui erano cadute tutte le foglie»
C’è poco da fare, quando Sara Rattaro scrive potresti non leggere il nome dell’autore ma i suoi romanzi hanno la griffe, il suo tocco lo riconosci perché cosa ti racconta è poco rilevante rispetto alle emozioni che ti incolla addosso, e lo fa creando un contatto, accorciando la distanza con il lettore al punto da dare la sensazione che stia parlando direttamente a te.
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Dei personaggi così vivi che saltano fuori dalle pagine e ti trascinano nel racconto, e le cui storie sono intrecciate in un modo che solo alla fine si arriva a raggiungere “il cuore di tutto”
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Un romanzo che si beve, le parole arrivano efficaci, in fondo; dentro c’è amore da leggere in più chiavi, amicizia, il bullismo, e vita vera.
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I miei personaggi preferiti Costanza, e il papà di Ale, per la sua dolcezza, per il suo essere spiritoso e comprensivo, proprio come il mio.
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Commovente, intenso, delicato e profondamente emozionante, non vi resta che leggerlo!
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