Il cielo sbagliato

“La piccola Dora ha urlato come non aveva fatti nemmeno la notte in cui era scappata di casa. E allora capisce che deve farsi sentire, perché le persone che non fanno rumore non esistono”?


Mantova 1918. È il giorno dell’armistizio della Prima Guerra mondiale e a poche ore di distanza vengono alla luce due bambine : Irene e Dora.
Irene è figlia di una famiglia di antica nobiltà cittadina mentre Dora nasce nella miseria, sua madre muore di parto, suo padre è disperso in guerra e sua nonna la disprezza.
Si incontrano la prima volta quando Dora è costretta a chiedere la carità fuori la chiesa e Irene si avvicina per darle una moneta.
Solo molti anni dopo le loro strade si incroceranno di nuovo, ma nel frattempo la vita di Dora sarà diversa, la fortuna metterà persone amorevoli sul suo cammino e il corso della sua vita cambierà.

“I tuoni delle bombe che si schiantano a perra come una grandine assassina si confondono con i gemiti sudati dentro lo scantinato che accompagnano Dora alla scoperta di un piacere sconosciuto i di una felicità assurdamente piena di vita. Ma è un cielo sbagliato sotto cui essere felici”

Un romanzo che si dipana nell’arco di tempo compreso tra le due guerre mondiali, periodo in cui la povertà e la fame hanno tolto la dignità ai più deboli; i personaggi che animano la storia sono tanti e ognuno di loro ha dei tratti distintivi importanti. La protagonista, Dora, ne è proprio il simbolo, è quella che più lotta con grande determinazione per uscire da una condizione miserabile, al punto da diventare in alcui momenti fredda avida di potere, come se la vita fosse sempre in debito con lei.

In realtà per lei la vita cambia, la sua fortuna è l’incontro con una famiglia amorevole che l’accoglie e la sua condizione muta da serva a figlia.

Tra le fortune di Dora la bellezza ha il suo notevole peso, diventa il suo lasciapassare per cancellare le origini e regalarle un futuro sereno come mai lo avrebbe immaginato. Nonostante questo la sua sete di potere la spinge a calcolare ogni scelta, mettendo talvolta da parte il cuore, forse perché ricordando quanto ha dovuto patire per conquistare ogni cosa non può concedersi debolezze…non posso spolierare, questa è naturalmente solo una parte della sua storia, ma quello che è certo è che i miei sentimenti nei suoi confronti sono stati molto altalenanti a tratti l’ho compresa a tratti mi ha fatto incredibilmente rabbia, a tratti l’ho ammirata per la sua determinazione.
Anche i personaggi secondari sono splendidi, ho amato particolarmente Irene, per la sua nobiltà d’animo, il suo candore e la sua gentilezza; Nino per aver cambiato il destino di Dora con generosità, continuando a guardare il futuro ma senza dimenticare il passato e, Eugenio, un uomo che mette con coraggio il cuore in ogni parte della sua vita.
Appassionante pagina dopo pagina, lettura consigliata! Aspettiamo di sapere la vostra.

Cinque domande all’autore – Silvia Truzzi- Il cielo sbagliato

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