“Il futuro, da un certo punto in poi, è solo necessità di vivere al passato”?
Il libro racconta di una famiglia apparentemente serena, l’equilibrio si spezza nel momento in cui, senza alcun preavviso, Mario abbandona il tetto coniugale.
Mi lasciava portandosi via tutto quel tempo, tutte quelle energie, tutte quelle fatiche che gli avevo regalato, di punto in bianco
ancora una volta Elena ferrante ci porta dentro la casa e dentro la vita di una famiglia spezzata, ci permette di guardare dal buco della serratura in un ambiente dove ogni equilibrio è perso, la tensione e l’ansia si tagliano col coltello, dove ogni comportamento è al confine tra l’apparente normalità e la follia.
Un racconto di separazione, dolore e accettazione.
Olga inizia a perdere aderenza con la realtà scivolando in una dimensione subdola e pericolosa e l’autrice ha la magica capacità di farcelo sentire sulla pelle, una penna che lascia sempre addosso un senso di inquietudine e di appartenenza.
Da questo romanzo dallo stile graffiante è stato tratto un film che ho trovato fedelissimo. E voi l’avete visto? Avete letto il libro?
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