“Ogni donna è innanzitutto una persona, con i propri bisogni e i propri desideri, e ha il pieno diritto di soddisfarli, anziché soffocarli per essere ciò che gli altri si aspettano da lei.” ✒
Una raccolta di dieci (più una) storie di femminicidi raccontati per impedire che accadano ancora. Le autrici, Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente, lo dedicano a tutte le donne e a tutti i bambini protagonisti dei racconti, ma soprattutto a tutti gli uomini, perché leggano questo libro e comprendano che la violenza contro le donne e i bambini è anche un loro problema.
“I romanzi raccontano qualcosa che difficilmente accade nella realtà. La felicità non arriva magicamente su un cavallo bianco. Si costruisce. E si costruisce con le proprie mani. Far dipendere la propria soddisfazione da qualcun altro non è mai una buona idea”.
#NONENORMALECHESIANORMALE che nel nostro Paese ogni due giorni la vita di una donna viene spezzata a causa della violenza di un uomo, che nella maggior parte dei casi è il suo uomo. 25 Novembre, Giornata mondiale dell’eliminazione della violenza sulle donne.
Sull’argomento si potrebbe scrivere purtroppo ad oltranza, quindi trovo opportuno soffermarmi esclusivamente sulla “mission” del libro che consiglio indistintamente a tutti. Queste storie insegnano, fanno aprire gli occhi, fanno riflettere e pensare. L’argomento è forte ma è giusto che venga sempre portato sotto i riflettori. Il messaggio che questo libro amaro, crudo e molto intenso ci lascia è quello di seminare, piantare il seme del rispetto, perché questa è la sola speranza che abbiamo per cambiare il destino delle donne.
Le autrici descrivono il femminicidio come una epidemia peggiore, sotto alcuni versi, del Covid-19 in quanto trova radici profonde sull’inconscio umano e sulla nostra educazione. Parlano quindi della necessità di un vaccino CULTURALE ED EDUCATIVO che risulta essere indispensabile per riuscire a far fronte a questo male. La violenza purtroppo nasce dalla notte dei tempi e questa notte non sembra essere prossima a terminare. L’unico modo per affrontare ciò è parlare, raccontare per informare ed è per questo che trovo questo libro davvero importante per tutti. La lettura è appassionante, le autrici inoltre scrivono in modo semplice, ti coinvolgono sin dalle prime pagine. Penso infatti di aver divorato questo libro in pochissimi giorni.
Le storie vengono analizzate, raccontate e alla fine di ognuna troviamo anche una sorta di vademecum “Cosa impariamo da questa vicenda” con i punti salienti. Non facciamo in modo che queste donne siano morte invano, impariamo almeno dai loro errori.
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