
“Se la felicità non mi aveva mai riguardato, tanto meglio: non l’avrei avuta fra i piedi mentre cercavo di scoprirne i dettagli”🖋
Sono tutte ritratte in una forte, solitaria e faticosa presa di consapevolezza le donne che Nadia Terrranova, finalista Premio Strega 2019, ci racconta con intimità e delicatezza emozionanti e disarmanti.
E’ così ognuna di loro, con la paura necessaria di perdersi, sembra prenderci per mano e chiederci di accompagnarla in giro fra i quartieri di Roma e nella propria quotidianità, mentre ci parla dei suoi pensieri più nascosti, dei suoi antichi vuoti, delle sue intime battaglie.
Si diventa , quindi, confessori privilegiati di protagoniste estremamente vere che sono mosse dalla ricerca di una felicità finora solo intravista, spiata, scacciata o dimenticata ma che avvertono come irrinunciabile. E, come in una storia d’amore, questa passeggiata romana porterà alla conoscenza di una sensazione prima di allora sconosciuta: quel senso di silenziosa, segreta e pacifica accettazione.
In questo preciso momento, in migliaia di bar di migliaia di città, c’è una donna sola che si sta concedendo un’ora di libertà e pensa: un minuto ancora, un attimo soltanto, poi arrivo
Diretta, attuale, concreta, attenta, coraggiosa e femminista. E’ in questo modo che ho avvertito la scrittura di un’autrice che vorrò sicuramente conoscere meglio. E’ stato un altro di quei libricini che mi hanno detto davvero tanto e che, anche se per poco, sono stati di vera compagnia.
Ringraziamo la nostra amica Federica ( Instagram @fede_2.2) per aver letto, recensito e condiviso con noi questo libro
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