
“Tra il possibile e l’impossibile c’è un confine che fa paura, ma per superarlo basta che qualcuno faccia un passo, uno solo più in là, ed ecco che quel confine si sposta, per lui e per tutti”✒
Leitmotiv della storia la vita e la carriera del grande campione Marco Pantani, che fa da sfondo alla vita di Fabio, che a 24 anni non vede l’ora di raggiungere i suoi amici per una vacanza in Spagna, ma l’arrivo della cartolina del rinvio militare lo spedisce sulle Alpi Apuane in un convento con soli due monaci.
Il suo arrivo coincide con l’inizio del giro d’Italia.
E’ la storia di un uomo. Anzi di due. O di almeno cinque. MA in realtà è la storia di tutti noi. Di un arrembaggio all’impossibile, che ne scassa i forzieri e fa piovere intorno i suoi incredibili, clamorosi tesori. Tesori che invece di trasformarci da poveri in ricchi fanno tanto, tantissimo meglio: ci trovano schiavi e ci rendono uomini liberi.
Prima lettura per me di un libro di Fabio Genovesi. E’ stato così diretto, intimo e coinvolgente da conquistarmi sin dalle prime pagine.
La vita di Fabio è destinata a cambiare, il primo incontro a risvegliarlo dal suo stato di torpore è quello con Don Bisagni, un prete sopra le righe, dotato di forte senso pratico, che a suon di insulti gli insegna a tenere la schiena dritta; così nonostante il suo essere duro, burbero e schivo entra subito nel cuore di chi legge perché vero, schietto.
Il loro rapporto nasce e si sedimenta grazie alla passione comune per il ciclismo e per Marco Pantani, un grande campione da cui imparare che la sofferenza può diventare il nostro vento in poppa, passandoci attraverso e puntando gli occhi verso il traguardo, sembra meno amara, più sopportabile.
Così tutto diventa possibile, basta solo spiegare le ali, perché i sogni non vanno aspettati ma inseguiti con tutto il fiato che abbiamo.
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Pantani era un grande campione ed è stato distrutto dalla cattiveria agonistica. Quando uno ha talento deve guardarsi le spalle persino dai migliori amici. Bella recensione
Grazie mille
Bella recensione, lo regalerò a mio cognato che è appassionato di libri sui grandi campioni sportivi.