
Pietro De Luca, boss del rione Sanità, si svegliò con il sangue agli occhi. Sangue di rabbia, sangue di odio. Accumulato per mesi, per anni ✒
Tonino Esposito, orfano di un boss della camorra, viene mantenuto dal clan che con un sussidio mensile vorrebbe tenerlo fuori dall’organizzazione. Purtroppo Tonino vuole “lavorare” e questo tornerà a renderlo protagonista di eventi esilaranti.
Sono romantici, i napoletani. Romantici e a tratti malinconici. Hanno un cuore immenso, come tutta la gente del Sud. Vivono di pensieri caldi, di soli estivi e lucenti primavere, di languori e ozi.
Le pagine si lasciano leggere tutte d’un fiato e con tanta delicatezza fa ridere e allo stesso tempo riflettere, puntando l’occhio di bue sulla piaga della camorra, riuscendo a trattare l’argomento in modo unico.
Adoro i romanzi di Pino Imperatore perché dentro c’è sangue napoletano, si sente il suo amore per la città ma anche l’occhio critico di chi scruta a fondo qualcosa a cui tiene e in cui riconosce pregi e contraddizioni, come sfiducia e speranza, tragedia e comicità. Nei suoi occhi ritrovo il mio sguardo su Napoli, innamorato ma anche addolorato di fronte a determinate realtà che la inquinano.
Consigliatissimo!!!
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