
” La famiglia è la cosa più preziosa che abbiamo. La famiglia, e la terra. Noi siamo questo, perchè siamo ciò da cui veniamo”.
Bari, anni Cinquanta. Le vite di una famiglia contadina di fiorai e di una ricca famiglia di profumieri sono destinate a incontrarsi in modo inatteso e irreversibile. Natale 1955, Bari e la Puglia sono coperte da una neve ghiacciata. A casa Gentile c’è subbuglio: sta per nascere una bambina. Sembra che qualcosa vada storto, ma il Signore fa la grazia e si può festeggiare. Anche perché lavorare è impossibile, a causa della neve non si può andare nei campi a curare i fiori che da generazioni danno da vivere ai Gentile. Così come danno da vivere ai Fiorenza, la più importante famiglia di profumieri di Bari. Ogni mese dalla città parte Adriano, primogenito di Claudio, il grande profumiere, e va dai Gentile per comprare i fiori da cui saranno tratte le essenze. Non è questo l’unico motivo, vuole vedere anche Margherita, suo amore segreto, moglie di Giulio Gentile, madre di Michele, un bambino di sette anni molto intelligente. Durante uno di questi viaggi Adriano porta sua figlia Teresa, che diventa subito amica di Michele. Il legame con Teresa e la precoce intelligenza di Michele faranno sì che la famiglia decida di mandarlo a studiare a Bari. Lì, oltre all’amica Margherita, Michele potrà conoscere Vittoria, ragazza dal carattere fiero e intraprendente..
” Adriano amava i profumi perchè erano il frutto della creatività ma anche della scienza esatta. Non smetteva mai di stupirlo, la presenza costante dietro l’atto creativo”.
Ho trovato questo romanzo davvero emozionante. Parto dal presupposto che amo le saghe familiari proprio perchè leggendo ti fanno sentire a casa, pertanto posso dire di essermi affezionata a ciascuno dei personaggi descritti. Bianca Cataldi ti catapulta all’interno di due famiglie, a primo impatto cosi distanti tra loro ma allo stesso cosi affini, con una delicatezza che poche penne hanno. L’autrice descrive le dinamiche familiari in tutte le sfaccettature, ed è facile rivedersi. L’innocenza del personaggio principale, Michele, mi ha fatto amare ancora di più il romanzo. Ho apprezzato il fatto di come i bambini riescano a mettere da parte le differenze economico-sociali ed essere amici senza riserva.
La capacità dell’autrice a renderti parte della storia credo sia la chiave vincente di tutto il libro, e sono sicura che vi coinvolgerà.
Guarda l’intervista a Bianca Rita Cataldi
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