Un’amicizia

“Non so quale desiderio abbia espresso lei, ma io, visto che non si è mai avverato, lo posso rivelare: che diventassimo amiche, per sempre”?

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Elisa vive da sempre soltanto con la madre ed il fratello a Biella. Quando la mamma improvvisamente decide di lasciarla a vivere a casa del padre, fino ad allora quasi un perfetto sconosciuto, a più di 300 km da casa Elisa si sente persa e sola.

A salvarla, l’inaspettata amicizia con la più famosa della scuola, Beatrice, carismatica, sfrontata e sicura di sé…forse la sua è solo una difesa?

Ma la verità è che il lutto per un’amicizia finita non si risolve. Non c’è modo di curarlo, rielaborarlo, chiudere e andare avanti. Rimane lì, piantato in gola, a metà tra il rancore e la nostalgia

Il libro inizia con una narrazione fiume di Elisa, pagine di racconto che nascono dalla sua urgenza di liberarsi dal dolore che si porta addosso da tempo, la frattura insanabile tra lei e Bea. Un sentimento denso e difficile quello che le unisce, una storia di fragilità che inizia da Elisa ma attraverso la sua narrazione si svelano le debolezze di tutti i personaggi che gravitano attorno a lei; vite difficili, strappate e ricucite, talvolta rattoppate da un amore incerto, instabile, ma vero.

Mi hanno commosso le figure delicate di questo romanzo, ognuna risucchiata nel vortice della vita che non smette mai di sorprenderci e destabilizzarci, tutti lottano per affrontare le loro piccole e grandi battaglie. Il messaggio più bello che mi resta è quello dell’accettazione, della consapevolezza, solo lasciando andare il fardello del rancore si può spazzare via sofferenza, lasciando riaffiorare i sentimenti più puri, che si presentano a noi come se li guardassimo per la prima volta.

Inteso e delicato, consigliatissimo a chi come me vive l’amicizia come un porto sicuro ,sono certa che Silvia Avallone riuscirà ad emozionarvi.

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